Tematica Uccelli

Pytilia phoenicoptera Swainson, 1837

Pytilia phoenicoptera Swainson, 1837

Phylum: Chordata Bateson, 1885

Subphylum: Vertebrata Cuvier, 1812

Classe: Aves Linnaeus, 1758

Ordine: Passeriformes Linnaeus, 1758

Famiglia: Estrildidae Bonaparte, 1850

Genere: Pytilia Swainson, 1837


itItaliano: Astro aurora

enEnglish: Red-winged pytilia

frFrançais: Red-winged pytilia

deDeutsch: Auroraastrild

spEspañol: Pinzón Aurora

Specie e sottospecie

Se ne riconoscono due sottospecie: la Pytilia phoenicoptera ssp. phoenicoptera, la sottospecie nominale, diffusa in Guinea dalla Senegambia alla Nigeria e la Pytilia phoenicoptera ssp. emini Hartert, 1899, diffusa nella porzione orientale dell'areale occupato dalla specie, dal Camerun al Sudan. In passato, anche l'astro becco rosso veniva classificato come sottospecie dell'astro aurora, col nome di Pytilia phoenicoptera ssp. lineata: tuttavia, attualmente si ritiene generalmente che le differenze morfologiche e comportamentali fra le due popolazioni siano sufficienti a giustificarne l'elevazione al rango di specie a sé stante. Il nome scientifico di questa specie, phoenicoptera, deriva dall'unione delle parole greche phoinix rosso porpora e pteron ala, col significato di "dalle ali color porpora", in riferimento alla livrea di questi uccelli.

Descrizione

Misura circa 12-13 cm di lunghezza. Si tratta di uccelli dall'aspetto robusto e paffuto, muniti di corte ali arrotondate, coda corta e squadrata e becco conico e appuntito. La livrea è prevalentemente di color grigio topo, più chiara (quasi biancastra) sulla gola: copritrici, remiganti, codione e coda sono di color rosso scarlatto, il sottocoda è bianco con zebrature nere e su ventre e fianchi sono presenti rade striatura biancastre. Il becco è nero, gli occhi sono bruno-rossicci, le zampe sono di color carnicino. Nell'astro aurora il dimorfismo sessuale è meno accentuato rispetto alle altre specie congeneri: la femmina possiede infatti minore estensione del rosso sulle ali e striature ventrali più rade e sfumate, tuttavia si tratta di caratteri fortemente soggetti a variazioni individuali, sicché può essere difficile distinguere i sessi. Si tratta di uccelli diurni, che vivono perlopiù in coppie o in piccoli gruppi, che passano la maggior parte della giornata fra i cespugli o l'erba alta, alla ricerca di cibo. La dieta dell'astro aurora si compone perlopiù di piccoli semi di graminacee, e solo in misura minore di insetti di piccole dimensioni (principalmente formiche e termiti): questi uccelli si nutrono inoltre di bacche e frutta, oltre che di altri piccoli invertebrati. La stagione riproduttiva cade generalmente durante la seconda metà della stagione delle piogge. Ambedue i partner collaborano alla costruzione del nido, che viene ubicato nel folto della vegetazione e consiste in una struttura globosa composta da fili d'erba e fibre vegetali intrecciate: al suo interno la femmina depone 4-5 uova, che provvede a covare alternandosi col maschio per circa due settimane. I pulli, ciechi ed implumi alla schiusa, vengono accuditi da entrambi i genitori, e sono pronti per l'involo attorno alle tre settimana dalla schiusa: tuttavia, essi tendono a rimanere nei pressi del nido per almeno altre 2-3 settimane, prima di allontanarsene definitivamente.

Diffusione

L'astro aurora è diffuso nella fascia di sahel che va dal Senegal al Camerun e ad est fino al Sudan meridionale e all'Uganda: esso viene avvistato, seppur raramente, anche in Congo settentrionale. L'habitat di questa specie è rappresentato dalle aree di savana con presenza di macchie alberate e cespugliose: questi uccelli dimostrano inoltre di non temere eccessivamente l'uomo, spingendosi anche nei centri abitati e colonizzando aree coltivate, giardini e parchi urbani.


20386 Data: 30/03/2012
Emissione: Scouts in Africa
Stato: Togo